PediaExpress Dr. Sandro Paoletti Pediatra
Sids nei bambini

La sindrome della morte improvvisa del lattante (SIDS)

La sindrome della morte improvvisa del lattante, conosciuta anche come morte in culla o con il termine inglese Sudden Infant Death Syndrome (SIDS), è la morte inattesa e non spiegabile di un neonato entro il primo anno di vita. Colpisce soprattutto i piccoli tra il primo e il quinto mese e rappresenta, purtroppo, una delle principali cause di decesso nei primi dodici mesi. In Italia interessa circa un bambino ogni duemila nati. Il dramma è che si manifesta quasi sempre in bambini apparentemente sani e, nella maggior parte dei casi, durante il sonno.

Cause

Le cause precise non sono ancora state chiarite, nonostante decenni di studi scientifici. Alcune ipotesi collegano il fenomeno a alterazioni di aree cerebrali che regolano la respirazione e il risveglio: in sostanza, il bambino non riesce a reagire a una carenza di ossigeno. A questo si sommano diversi fattori ambientali che incrementano il rischio, tra cui dormire in posizione prona (a pancia in giù), il fumo materno in gravidanza, la condivisione del letto con genitori o fratelli, l’utilizzo di cuscini e coperte ingombranti, la giovane età materna e l’esposizione al fumo passivo.

Accorgimenti utili dopo la nascita

Le principali raccomandazioni approvate da organismi come l’American Academy of Pediatrics (AAP) e i CDC sono:

  • Far dormire il neonato sempre in posizione supina (sulla schiena), evitando sia il fianco che la pancia.
  • Preferire l’allattamento materno, che sembra avere un effetto protettivo.
  • Utilizzare una superficie rigida e sicura, come un materasso adatto alla culla, senza aggiungere coperte, piumoni o cuscini.
  • Vestire il bambino con un sacco nanna o una tutina, evitando tessuti che possano coprirgli il volto.
  • Mantenere il lettino nella stessa stanza dei genitori almeno fino ai 12 mesi, ma senza condividere il letto.
  • Evitare divani e poltrone come luogo di sonno, perché aumentano il rischio di soffocamento accidentale.
  • Non lasciare oggetti morbidi, giocattoli o peluche nella culla.
  • Controllare che la temperatura non sia eccessiva e che la testa non sia coperta.
  • Non fumare in casa o in auto.
  • Offrire il ciuccio durante il sonno può ridurre ulteriormente il rischio, purché non venga appeso al collo o agli indumenti.
  • I bambini che seguono il calendario vaccinale risultano meno esposti alla SIDS rispetto ai non vaccinati.
  • Precauzioni in gravidanza

    Alcuni comportamenti durante la gestazione riducono il rischio già prima della nascita:

  • Sottoporsi a controlli regolari e a una corretta assistenza prenatale.
  • Evitare completamente il fumo, che triplica le probabilità di morte in culla.
  • Non assumere alcolici o droghe, né esporsi a sostanze tossiche.

    Conclusioni

    La SIDS rimane una condizione drammatica e in parte ancora misteriosa, ma la ricerca scientifica ha dimostrato che buone pratiche quotidiane possono fare una grande differenza. Mettere il neonato a dormire in posizione sicura, mantenere un ambiente privo di rischi e garantire uno stile di vita sano sia prima che dopo la nascita contribuisce a ridurre in maniera concreta le possibilità che si verifichi questo evento. Per ogni dubbio, il riferimento fondamentale resta sempre il pediatra, che può guidare i genitori nel mettere in atto le migliori strategie di protezione.