La disidratazione è un grave pericolo per i bambini

Che cos’è?
La disidratazione è una condizione che si verifica quando l’organismo perde più liquidi di quanti ne riceva. Nei bambini, soprattutto nei lattanti e nei piccoli sotto i due anni, questo problema si può sviluppare molto velocemente e diventare serio in breve tempo. I motivi principali sono episodi di diarrea, vomito ripetuto o una ridotta assunzione di liquidi, per esempio se il neonato non viene allattato a sufficienza.
Perché i bambini si disidratano facilmente
I più piccoli hanno riserve di liquidi limitate e un fabbisogno maggiore rispetto al peso corporeo. Per questo, una perdita anche non eccessiva può causare disidratazione.
Le cause più frequenti sono:
Diarrea (anche senza vomito associato), vomito prolungato, febbre con scarso appetito e ridotto intake di liquidi, allattamento insufficiente nei neonati. Insieme a vomito e scariche, il corpo perde anche sali minerali (come sodio e potassio), fondamentali per mantenere le funzioni vitali, compreso il corretto lavoro di cuore, muscoli e sistema nervoso.
Segnali da riconoscere
La disidratazione può essere lieve, moderata o severa. Alcuni segnali compaiono già nelle fasi iniziali, altri solo quando la situazione peggiora.
Tra i sintomi più comuni ci sono:
- perdita di peso in poco tempo (oltre il 5% del peso del bambino)
- ridotta vitalità o reattività
- pelle fredda o poco elastica
- secchezza di bocca e labbra screpolate
- irritabilità o sonnolenza
- urine scarse, pannolini poco bagnati e pipì più scura
- occhi incavati
- fontanella anteriore infossata nei lattanti
- assenza di lacrime quando piange.
Se la disidratazione diventa importante, possono comparire:
- stato di torpore o letargia
- convulsioni
- alterazioni neurologiche irreversibili
- nei casi estremi, rischio di morte.
Questi segnali richiedono un intervento medico rapido.
Quando serve il medico
Se un bambino molto piccolo appare abbattuto, ha mucose asciutte, piange senza lacrime, mostra occhi infossati o bagna pochi pannolini, è fondamentale farlo valutare subito dal pediatra o accompagnarlo in Pronto Soccorso. La disidratazione è ancora oggi tra le principali cause di complicazioni serie nei bambini in molte parti del mondo.
Se i sintomi sono lievi, si può iniziare la reidratazione a casa seguendo indicazioni precise.
Come reidratare correttamente
Il trattamento di prima scelta consiste nell'uso di soluzioni reidratanti orali (SRO), formulate apposta per reintegrare liquidi e sali minerali in modo equilibrato. Si trovano in farmacia sotto forma di buste da sciogliere in acqua o già pronte all’uso, senza bisogno di ricetta. Per evitare di stimolare il vomito, è importante dare piccole quantità molto frequenti: ad esempio 5-10 ml ogni 5 minuti (uno-due cucchiaini da caffè), aumentando gradualmente. Durante l'episodio acuto vanno evitate bevande inappropriate come latte vaccino, succhi, bibite zuccherate o acqua con zucchero, perché possono peggiorare vomito e diarrea. L’unica eccezione è il latte materno, che non deve essere interrotto. Se il bambino rifiuta la soluzione orale, vomita tutto o la disidratazione è già avanzata, è necessario il trattamento in ospedale. In quel caso possono essere somministrati liquidi per via endovenosa oppure tramite sondino nasogastrico, che raggiunge stomaco o intestino.
Quando andare in ospedale senza aspettare
È opportuno recarsi immediatamente dal medico o in pronto soccorso se:
- non si riesce a far assumere i liquidi per bocca
- compaiono sangue nelle feci o nel vomito
- il dolore addominale è intenso e impedisce l’idratazione
Un intervento rapido evita complicazioni gravi come insufficienza renale, convulsioni o danni neurologici.
Indicazioni per i genitori
La gestione va sempre concordata con il pediatra, perché la disidratazione nei primi anni di vita può evolvere in modo rapido. Intervenire ai primi segnali è essenziale: più precocemente si inizia a reintegrare acqua e sali, minore è il rischio di conseguenze pericolose.
Le informazioni fornite non sostituiscono in alcun modo la valutazione del medico.