PediaExpress Dr. Sandro Paoletti Pediatra
Bronchiolite nei bambini

Bronchiolite nei Bambini

La bronchiolite: cos’è e come si manifesta

La bronchiolite è un’infezione acuta delle vie respiratorie inferiori che colpisce soprattutto i bambini sotto i due anni, con maggiore incidenza nei primi sei mesi di vita. L’andamento stagionale è tipico: i casi aumentano tra novembre e marzo. Nella maggior parte delle situazioni, la malattia si risolve spontaneamente e senza necessità di cure specifiche, anche se nei piccoli più fragili può rendersi necessario il ricovero ospedaliero. I sintomi iniziali ricordano un comune raffreddore: naso che cola, congestione nasale, tosse e lieve febbre. Col passare dei giorni, la tosse può diventare persistente e la respirazione più affannosa e rumorosa. Alcuni bambini mostrano rientramenti del torace durante l’inspirazione. Generalmente la guarigione avviene in una decina di giorni, ma nei neonati sotto le sei settimane, nei prematuri o nei bimbi con patologie croniche, il rischio di complicanze aumenta: possono verificarsi pause respiratorie (apnee), calo dell’ossigeno nel sangue e difficoltà nell’alimentazione con conseguente disidratazione. In questi casi il pediatra può raccomandare il ricovero per monitorare cuore, polmoni e idratazione.

Cause e trasmissione

Il principale responsabile è il virus respiratorio sinciziale (RSV), causa di circa tre quarti dei casi. Altri virus implicati sono metapneumovirus, rinovirus, adenovirus, coronavirus e virus influenzali o parainfluenzali. Il contagio avviene per via diretta, tramite goccioline respiratorie o contatto con superfici contaminate. Il periodo di incubazione dura dai 6 ai 10 giorni.

Diagnosi

La diagnosi è clinica e si basa sulla valutazione dei sintomi da parte del pediatra. Se le condizioni del piccolo sono gravi, possono essere richiesti esami come la misurazione della saturazione di ossigeno, l’analisi dei gas nel sangue o la ricerca del virus nelle secrezioni nasali. Solo raramente si ricorre a una radiografia del torace per escludere complicazioni polmonari.

Trattamento

Nella maggior parte dei casi, la bronchiolite ha decorso benigno e guarisce spontaneamente in 2-3 settimane. I bambini che respirano bene e si alimentano normalmente possono essere seguiti a casa. Tra i rimedi utili rientrano i lavaggi nasali frequenti con soluzione fisiologica e, se necessario, l’aspirazione del muco. In alcuni casi si utilizza la soluzione salina ipertonica in aerosol per fluidificare le secrezioni. L’impiego di broncodilatatori per inalazione viene preso in considerazione solo se dopo una prima somministrazione si osserva un miglioramento evidente; altrimenti non se ne raccomanda l’uso. Il cortisone orale non ha mostrato efficacia significativa negli studi più recenti. Gli antibiotici non sono indicati, salvo sovrainfezioni batteriche. Nei bambini con difficoltà a nutrirsi, si consiglia di ridurre la quantità di cibo per pasto aumentando la frequenza. Nei casi più gravi, in ospedale possono essere somministrati ossigeno umidificato e liquidi per via endovenosa.

Prevenzione

Da poco è disponibile un anticorpo monoclonale, il Nirsevimab, somministrato con una sola iniezione nei neonati prima della stagione epidemica. Questo trattamento riduce in modo significativo il rischio di ricoveri per bronchiolite e garantisce una protezione per circa cinque mesi. In Italia viene offerto gratuitamente a tutti i neonati.

Complicazioni

Sebbene la maggioranza dei bambini guarisca senza problemi, alcuni possono presentare per settimane un aumento della frequenza respiratoria, soprattutto nel sonno. I più vulnerabili (prematuri, cardiopatici, bambini con malattie polmonari croniche o immunodeficienze) sono esposti a complicanze più serie come insufficienza respiratoria, cianosi, pneumotorace o infezioni batteriche secondarie. In situazioni critiche, può essere necessaria la ventilazione assistita.

Vita dopo la bronchiolite

Non è raro che un bambino colpito da bronchiolite sviluppi episodi ricorrenti di infezioni respiratorie nei mesi successivi. Alcuni studi suggeriscono un possibile legame tra bronchiolite precoce e sviluppo di asma nell’età scolare, ma la relazione non è ancora del tutto chiarita.